IL VASO E´ COLMO
16-05-2009 - News Generiche
LEGGI LE ULTIME CAVOLATE DI CARLONI
Continua su, certa stampa da parte di un personaggio che definire ambiguo e spudoratamente di parte è sicuramente riduttivo, la campagna denigratoria sul Trestina Calcio e i suoi sostenitori. Anche oggi pur evidenziando che tre sostenitori del Bastia sono stati condannati (DASPO) e per tre anni non potranno più recarsi allo stadio si parla di possibili ritorsioni dei tifosi del Bastia verso i tifosi bianconeri, facendo riferimento a proverbi e quant´altro. Ci potrebbe spiegare il Signor Carloni, tra l´altro presente alla gara di domenica scorsa, che cosa sarebbe successo a Trestina se non il fatto che i sostenitori biancorossi e la società sono stati puniti sia dalla giustizia ordinaria come evidenziato dalle decisioni del Tribunale ( 3 DASPO) che dalla Giustizia Sportiva con una multa (ridicola) con le seguenti motivazioni: Multa di Euro 250 al Bastia "Per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti di calciatori e dirigenti della squadra avversaria con lancio di un cestino colmo di rifiuti all´interno del terreno di giuoco che tuttavia non colpiva alcun tesserato. Recidiva specifica. In campo avverso. (Rapp. arbitro e C.C.)." mentre il Trestina non è stato toccato da alcun provvedimento.
A proposito apriamo una parentesi: ad essere sinceri dalla giustizia sportiva ci si attendeva qualcosa di più vista la recidività specifica e considerato il fatto che non si trattava di un cestino della spazzatura ma bensì di un bidone alto più di un metro e pieno di bottiglie vuote tanto è vero che il gioco è stato interrotto per 5 minuti onde consentire agli addetti il recupero di quanto gettato in campo, ma nel suo articolo il Signor Carloni si è guardato bene dal riportare il fatto.
Il Trestina, in una trasferta di questa stagione, per il lancio in campo di una bottiglietta mezza vuota fu sanzionato con una multa di 300 euro, non sembra che ci sia stata equità nelle sanzioni.
Chiusa la parentesi sportiva torniamo agli articoli cominciando da quello di martedì con questo titolone " TRATTATI COME CLANDESTINI". Ma da chi ? Dai tifosi e dirigenti del Trestina non credo proprio, anzi la società oltre ai biglietti omaggio ha fornito al Bastia anche 20 biglietti a metà prezzo per i loro tifosi. E allora da chi sono stati trattati male, forse dalle Forze dell´Ordine? Non credo proprio neanche a questa versione ma se poi qualcuno fosse stato trattato male ci sarebbe voluto il coraggio di scriverlo caro Carloni, come ci sarebbe voluto il coraggio di scrivere che i tifosi del Bastia si sono anche permessi di lanciare sputi sulle auto della Polizia e che anche fuori dello stadio si sono permessi di andare a fare i loro bisogni davanti alla porta di un Pub dove c´erano donne e bambini.
Passiamo poi alle dichiarazioni dell´ex Sindaco Bogliari che ha provato a giustificare il comportamento dei pseudo tifosi del Bastia, che ha definito come "la sua gente" quando ad altri avrebbe dichiarato di voler guardare la partita con quella banda di matti. A Trestina, caro Lazzaro, non giustificheremo mai certi atteggiamenti dei nostri tifosi anzi anche in occasione della gara, causa di tutti questi problemi, la società e il paese tutto condannò il comportamento scorretto di alcuni nostri sostenitori (non ci sono tifosi organizzati), che hanno pagato a caro prezzo il loro comportamento. Probabilmente l´unica colpa del Trestina è quella di avere uno stadio inadeguato per certe gare (questo è il Moroni pensiero), anche se ad onor del vero al Casini sono state giocate tante altre partite ben più importanti di Trestina Bastia (derby con le due squadre di Città di Castello, derby con la Tiberis, e tante altre gare con tifoserie molto più numerose e nessuno si è mai lamentato, non essendo successo nulla di importante.
Per concludere torniamo all´articolo di oggi, nel quale il Signor Carloni, invece che cercare di gettare acqua nel fuoco vi si getta benzina, con riferimenti a detti e proverbi del tutto fuori luogo cercando di caricare una partita già di per se molto sentita dai contendenti e dalle tifoserie con l´unico risultato di fare un danno alle casse del Bastia in quanto, tanta gente normalissima con mogli e figli preferiranno rimanere a casa piuttosto che rischiare, come già successo in passato l´aggressione non solo verbale dei (tifosi ?) biancorossi.
Comunque vada, se questo è il modo di presentare una partita di calcio, faccio presente che la qualificazione si gioca in campo e non fuori e noi non faremo drammi nel caso in cui il campo decretasse il passaggio del Bastia. Negli ultimi anni i nostri ragazzi ci hanno abituato a disputare queste gare (due finali Play-off e una finale Coppa Italia) per cui una in più o una in meno non migliorerebbe o cancellerebbe i nostri ottimi campionati quasi sempre di vertice.
L´unica cosa certa è che la Società ha già contattato un legale per vedere se certi articoli e certi titoli sono passibili di querela perché intendiamo tutelare fino in fondo l´immagine della società, dei tifosi ma soprattutto di un paese intero.
Fonte: TRESTINA CALCIO
Continua su, certa stampa da parte di un personaggio che definire ambiguo e spudoratamente di parte è sicuramente riduttivo, la campagna denigratoria sul Trestina Calcio e i suoi sostenitori. Anche oggi pur evidenziando che tre sostenitori del Bastia sono stati condannati (DASPO) e per tre anni non potranno più recarsi allo stadio si parla di possibili ritorsioni dei tifosi del Bastia verso i tifosi bianconeri, facendo riferimento a proverbi e quant´altro. Ci potrebbe spiegare il Signor Carloni, tra l´altro presente alla gara di domenica scorsa, che cosa sarebbe successo a Trestina se non il fatto che i sostenitori biancorossi e la società sono stati puniti sia dalla giustizia ordinaria come evidenziato dalle decisioni del Tribunale ( 3 DASPO) che dalla Giustizia Sportiva con una multa (ridicola) con le seguenti motivazioni: Multa di Euro 250 al Bastia "Per comportamento offensivo e minaccioso del pubblico nei confronti di calciatori e dirigenti della squadra avversaria con lancio di un cestino colmo di rifiuti all´interno del terreno di giuoco che tuttavia non colpiva alcun tesserato. Recidiva specifica. In campo avverso. (Rapp. arbitro e C.C.)." mentre il Trestina non è stato toccato da alcun provvedimento.
A proposito apriamo una parentesi: ad essere sinceri dalla giustizia sportiva ci si attendeva qualcosa di più vista la recidività specifica e considerato il fatto che non si trattava di un cestino della spazzatura ma bensì di un bidone alto più di un metro e pieno di bottiglie vuote tanto è vero che il gioco è stato interrotto per 5 minuti onde consentire agli addetti il recupero di quanto gettato in campo, ma nel suo articolo il Signor Carloni si è guardato bene dal riportare il fatto.
Il Trestina, in una trasferta di questa stagione, per il lancio in campo di una bottiglietta mezza vuota fu sanzionato con una multa di 300 euro, non sembra che ci sia stata equità nelle sanzioni.
Chiusa la parentesi sportiva torniamo agli articoli cominciando da quello di martedì con questo titolone " TRATTATI COME CLANDESTINI". Ma da chi ? Dai tifosi e dirigenti del Trestina non credo proprio, anzi la società oltre ai biglietti omaggio ha fornito al Bastia anche 20 biglietti a metà prezzo per i loro tifosi. E allora da chi sono stati trattati male, forse dalle Forze dell´Ordine? Non credo proprio neanche a questa versione ma se poi qualcuno fosse stato trattato male ci sarebbe voluto il coraggio di scriverlo caro Carloni, come ci sarebbe voluto il coraggio di scrivere che i tifosi del Bastia si sono anche permessi di lanciare sputi sulle auto della Polizia e che anche fuori dello stadio si sono permessi di andare a fare i loro bisogni davanti alla porta di un Pub dove c´erano donne e bambini.
Passiamo poi alle dichiarazioni dell´ex Sindaco Bogliari che ha provato a giustificare il comportamento dei pseudo tifosi del Bastia, che ha definito come "la sua gente" quando ad altri avrebbe dichiarato di voler guardare la partita con quella banda di matti. A Trestina, caro Lazzaro, non giustificheremo mai certi atteggiamenti dei nostri tifosi anzi anche in occasione della gara, causa di tutti questi problemi, la società e il paese tutto condannò il comportamento scorretto di alcuni nostri sostenitori (non ci sono tifosi organizzati), che hanno pagato a caro prezzo il loro comportamento. Probabilmente l´unica colpa del Trestina è quella di avere uno stadio inadeguato per certe gare (questo è il Moroni pensiero), anche se ad onor del vero al Casini sono state giocate tante altre partite ben più importanti di Trestina Bastia (derby con le due squadre di Città di Castello, derby con la Tiberis, e tante altre gare con tifoserie molto più numerose e nessuno si è mai lamentato, non essendo successo nulla di importante.
Per concludere torniamo all´articolo di oggi, nel quale il Signor Carloni, invece che cercare di gettare acqua nel fuoco vi si getta benzina, con riferimenti a detti e proverbi del tutto fuori luogo cercando di caricare una partita già di per se molto sentita dai contendenti e dalle tifoserie con l´unico risultato di fare un danno alle casse del Bastia in quanto, tanta gente normalissima con mogli e figli preferiranno rimanere a casa piuttosto che rischiare, come già successo in passato l´aggressione non solo verbale dei (tifosi ?) biancorossi.
Comunque vada, se questo è il modo di presentare una partita di calcio, faccio presente che la qualificazione si gioca in campo e non fuori e noi non faremo drammi nel caso in cui il campo decretasse il passaggio del Bastia. Negli ultimi anni i nostri ragazzi ci hanno abituato a disputare queste gare (due finali Play-off e una finale Coppa Italia) per cui una in più o una in meno non migliorerebbe o cancellerebbe i nostri ottimi campionati quasi sempre di vertice.
L´unica cosa certa è che la Società ha già contattato un legale per vedere se certi articoli e certi titoli sono passibili di querela perché intendiamo tutelare fino in fondo l´immagine della società, dei tifosi ma soprattutto di un paese intero.
Fonte: TRESTINA CALCIO