IL TRESTINA CADE NEL FINALE: UN RIGORE DELL’EX BELLI PIEGA I BIANCONERI AL DEBUTTO NEL CAMPIONATO. L’ARBITRO SORVOLA SU UN FALLO DA ROSSO NEI CONFRONTI DI BIGICA, POI NEL FINALE I PADRONI DI CASA CONTESTANO LA MASSIMA PUNIZIONE CONCESSA AL POGGIBONSI CHE PASSA COSI’ COL MINIMO SFORZO
08-09-2024 18:34 - News Generiche
0-1
TRESTINA (3-5-2): Fratti; Sensi, De Meio, Bucci (36' s.t. De Souza); Nouri, Lisi, Tacconi, Serra (15' s.t Dottori), Giuliani (15' s.t. Arduini); Ferri Marini, Mencagli (27' s.t. Nuti). All. Calori.
POGGIBONSI (4-3-3): Pacini; Cecconi, Borri, Fremura, Palazzesi (17' s.t. El Dib); Mignani, Bigica (9' s.t. Belli), Mazzolli (32' s.t. Fracassini); Boganini, Bellini (17' s.t. Vitiello), Salvadori (9' s.t. Marcucci). All. Calderini.
Arbitro: Rashed di Imola 5
Marcatore: 42' s.t. Belli (rig.)
Note: in tribuna anche il sindaco di Città di Castello Luca Secondi.
La differenza la fanno gli episodi: è una delle “regole” anche del calcio. Il Trestina ne sa qualcosa per un debutto tanto sfortunato quanto dal sapore amaro guardando il risultato finale. C'è anche da dire che a differenza tra un bravo arbitro e uno mediocre si giudica anche dagli episodi, e oggi al Casini il direttore di gara ha commesso un errore da matita blu che l'osservatore arbitrale sicuramente (?) terrà in considerazione. E' il 34' quando Bigica, a centrocampo, commette un fallo da rosso (tutte e due le gambe su Sensi letteralmente travolto) che diventa però un semplice giallo tra lo stupore di tutti. Poi, nel finale, Rashed è forse tradito dall'assistente, la signorina Toschi, che non segnala il fuorigioco di Vitiello poi colpito alle spalle da Fratti. L'arbitro decreta la massima punizione che l'ex Belli (oltre cento gare con la maglia bianconera) non sbaglia andando a festeggiare coi compagni. Questi i due episodi che hanno visto sempre il Trestina “vittima” sacrificale di un arbitraggio francamente a senso unico anche nella gestione complessiva. Un vero peccato per i bianconeri ai quali si può dire tutto tranne di non aver messo il massimo in campo dimostrando per lunghi tratti una superiorità tecnica e organizzativa: è mancata la lucidità in avanti, gli esterni (soprattutto Nouri) hanno più volte invitato le punte a intervenire ma se il dominio, soprattutto nel primo tempo (17' Mencagli, 19' Serra, 36' Ferri Marini) non è stato concretizzato, ecco che nella ripresa, con un maggiore equilibrio, i padroni di casa hanno trovato ancora difficoltà in fase realizzativa, seppur Nouri – a tratti imprendibile – ci ha messo ancora del suo per trovare i varchi giusti. E il Poggibonsi? Non pervenuto fino al 41' quando una palla centrale in profondità ha trovato Vitiello davanti a Fratti, con l'arbitro che non ha avuto esitazioni a decretare la massima punizione dopo il contatto tra l'attaccante e il portiere trestinese. Una sconfitta quindi ingiusta che non può placare la rabbia dei dirigenti bianconeri al termine della partita per un inizio di campionato da dimenticare in tutti i sensi.
TRESTINA (3-5-2): Fratti; Sensi, De Meio, Bucci (36' s.t. De Souza); Nouri, Lisi, Tacconi, Serra (15' s.t Dottori), Giuliani (15' s.t. Arduini); Ferri Marini, Mencagli (27' s.t. Nuti). All. Calori.
POGGIBONSI (4-3-3): Pacini; Cecconi, Borri, Fremura, Palazzesi (17' s.t. El Dib); Mignani, Bigica (9' s.t. Belli), Mazzolli (32' s.t. Fracassini); Boganini, Bellini (17' s.t. Vitiello), Salvadori (9' s.t. Marcucci). All. Calderini.
Arbitro: Rashed di Imola 5
Marcatore: 42' s.t. Belli (rig.)
Note: in tribuna anche il sindaco di Città di Castello Luca Secondi.
La differenza la fanno gli episodi: è una delle “regole” anche del calcio. Il Trestina ne sa qualcosa per un debutto tanto sfortunato quanto dal sapore amaro guardando il risultato finale. C'è anche da dire che a differenza tra un bravo arbitro e uno mediocre si giudica anche dagli episodi, e oggi al Casini il direttore di gara ha commesso un errore da matita blu che l'osservatore arbitrale sicuramente (?) terrà in considerazione. E' il 34' quando Bigica, a centrocampo, commette un fallo da rosso (tutte e due le gambe su Sensi letteralmente travolto) che diventa però un semplice giallo tra lo stupore di tutti. Poi, nel finale, Rashed è forse tradito dall'assistente, la signorina Toschi, che non segnala il fuorigioco di Vitiello poi colpito alle spalle da Fratti. L'arbitro decreta la massima punizione che l'ex Belli (oltre cento gare con la maglia bianconera) non sbaglia andando a festeggiare coi compagni. Questi i due episodi che hanno visto sempre il Trestina “vittima” sacrificale di un arbitraggio francamente a senso unico anche nella gestione complessiva. Un vero peccato per i bianconeri ai quali si può dire tutto tranne di non aver messo il massimo in campo dimostrando per lunghi tratti una superiorità tecnica e organizzativa: è mancata la lucidità in avanti, gli esterni (soprattutto Nouri) hanno più volte invitato le punte a intervenire ma se il dominio, soprattutto nel primo tempo (17' Mencagli, 19' Serra, 36' Ferri Marini) non è stato concretizzato, ecco che nella ripresa, con un maggiore equilibrio, i padroni di casa hanno trovato ancora difficoltà in fase realizzativa, seppur Nouri – a tratti imprendibile – ci ha messo ancora del suo per trovare i varchi giusti. E il Poggibonsi? Non pervenuto fino al 41' quando una palla centrale in profondità ha trovato Vitiello davanti a Fratti, con l'arbitro che non ha avuto esitazioni a decretare la massima punizione dopo il contatto tra l'attaccante e il portiere trestinese. Una sconfitta quindi ingiusta che non può placare la rabbia dei dirigenti bianconeri al termine della partita per un inizio di campionato da dimenticare in tutti i sensi.